07 Apr IL REATO DI STALKING ENTRA IN CONDOMINIO
La più recente giurisprudenza è giunta a porre l’attenzione sugli atti persecutori compiuti in ambito condominiale (art. 612-bis c.p.)
Nelle vittime ciò determina uno stato di ansia e paura tale da essere costrette a mutare le proprie abitudini di vita quotidiana con gravi ripercussioni sul loro senso di libertà e tranquillità.
A titolo meramente esemplificativo, si pensi agli atti vandalici, all’uso improprio dell’ascensore allo scopo di impedire alle vittime di utilizzarlo, a distacchi ingiustificati della corrente presso l’abitazione di alcuni condomini, all’utilizzo di epiteti fuori luogo, al danneggiamento della serratura dell’abitazione e persino alla simulazione di un investimento, ma anche ad ogni altra eventuale condotta molesta posta in essere per turbare il singolo condomino e la sua famiglia.
La gravità di tali eventi ha persino legittimato, in alcuni casi, l’applicazione di misure cautelari personali, quali il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime
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