07 Apr LA FATTURA ELETTRONICA VIOLA LA PRIVACY… QUID IURIS?
Il Garante per la protezione dei dati personali ha “bacchettato” il governo italiano per aver ideato ed introdotto un sistema di fatturazione innovativo senza un preventivo confronto sul punto.
A pochi giorni dall’entrata in vigore della normativa, sono state sollevate alcune importanti perplessità in ordine alla compatibilità del nuovo sistema di fatturazione con la normativa in materia di protezione dei dati personali. Sembrerebbe, in particolare, che il nuovo meccanismo sia idoneo a consentire a soggetti terzi, i c.d. intermediari preposti all’invio e la ricezione dei documenti fiscali, la conoscenza e il trattamento diretto di tutti i dati elettronici relativi alla vita quotidiana della popolazione, pur in assenza di un proprio fine specifico e giuridicamente meritevole di tutela (ricordiamo che l’interesse pubblico, in questo caso, è perseguito dallo stato non dall’intermediario privato). Ma non è tutto. L’Agenzia delle Entrate stessa, conserverà nei proprio archivi anche i dati non rilevanti ai fini di controllo, come ad esempio le informazioni di dettaglio sui beni e servizi acquistati che potrebbero riguardare settori particolari come le prestazioni sanitarie o legali.
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